FERRARI

Lontana discendente della Spyder 250 GT California del 1957, la nuovissima Ferrari California fa seguito alla Superamerica del 2005. Questa coupé cabriolet con tetto rigido retrattile, disegnata da Pininfarina, ha un aspetto elegante e dinamico ed è stata sviluppata sulla pista di Maranello da Michael Schumacher in persona. Sarà riconoscibile, tra l’altro, per le tre branchie che ne ornano i fianchi e per la rientranza della linea di carrozzeria che segna la parte posteriore delle portiere. La nuova Ferrari è alimentata da un motore V8 da 4,3 litri collocato in un’inedita posizione anteriore a motore centrale. Un’altra novità è il cambio a doppia frizione a 7 rapporti, che dovrebbe rendere la California un piacere di guida.

Nessuna nuova auto sportiva, per quanto potente o desiderabile, può eguagliare l’amore per una nuova Ferrari. L’azienda del Cavallino Rampante fa sempre scalpore quando presenta la sua ultima creazione, e ancora di più quando prende il posto di un’auto di grande successo come la F430. La 458 Italia sfoggia un look più aggressivo che trasuda competizione in ogni curva. Occhi minacciosi, bocca larga pronta a divorare la pista, profilo scolpito dal vento e poppa ispirata alla Enzo: ci sono tutti gli ingredienti per farne un’icona. Il triplo terminale di scarico in stile F40 aggiunge il tocco finale a questo capolavoro. All’interno, la qualità percepita sembra essere ulteriormente migliorata, con la plancia rivolta maggiormente verso il guidatore, che ha accesso a tutti i comandi dal volante. Sedili in carbonio, palette al volante dello stesso materiale, strumentazione che mescola analogico e digitale: l’atmosfera da corsa è garantita.

Quando la Ferrari presenta il suo modello stradale più potente di sempre, il mondo smette di girare. Se poi a questa vettura vengono assegnate le tre magiche lettere GTO, si è sull’orlo dell’isteria di massa. Il suo nuovo motore deriva dal V12 della 599XX, così come le sue linee di scarico sportive. La ciliegina sulla torta è il cambio F1 ampiamente ottimizzato. La domanda fondamentale rimane: è una vera GTO? Gran Turismo Omologata. Tre parole italiane con un significato universale. A prima vista, la 599 GTO è immediatamente riconoscibile dalla GTB grazie ai nuovi cerchi da 20 pollici con dadi centrali in titanio, anteriori e posteriori. Solo questi ultimi consentono una riduzione di peso di 22 kg! Anche il nuovo cofano è stato alleggerito e presenta due ampie prese d’aria per il raffreddamento del motore. Altri elementi distintivi sono la griglia centrale a nido d’ape del paraurti anteriore, le prese d’aria laterali per il raffreddamento dei freni, lo spoiler anteriore rivisto, il baule posteriore alleggerito, il nuovo estrattore d’aria e gli specchietti in carbonio. Se state cercando il nome 599 sulla carrozzeria, smettete di cercare, non troverete nulla. La Ferrari ve lo ha detto: questa è una GTO, non una 599…

La 550 Maranello e la 575 M della Ferrari hanno ricevuto una cabriolet riservata alla fine della loro carriera, e ora è la volta della 599. L’avvento di questa versione aperta (“open”) è anche l’occasione per Ferrari di celebrare l’ottantesimo anniversario di Pininfarina, evocando il padre (Sergio) e il figlio (Andrea) attraverso l’uso dei loro nomi di battesimo. Sotto il cofano, questa splendida vettura ospita lo stesso 6.0 V12 da 670 CV della 599 GTO, che la rende la cabriolet più potente del pianeta. Attenzione alle docce, però: come una Dodge Viper RT/10 o una Lamborghini Murcielago Roadster, la SA Aperta offre solo un tetto in tela che può essere aperto manualmente come ultima risorsa (e probabilmente solo a basse velocità). Come purista, la SA Aperta segue le orme della 550 Barchetta, che ha un equipaggiamento simile, piuttosto che quelle della 575 Superamerica, che offriva un tetto in vetro girevole.

Nessuno rimane indifferente alla vista di una Ferrari. Quindi, quando il costruttore annuncia un nuovo modello, c’è sempre eccitazione. E quando l’ultimo modello promette di essere una quattro posti con quattro ruote motrici e l’aspetto di un carro da caccia, è l’apocalisse tra i tifosi. Nel marzo 2011, al Salone dell’Auto di Ginevra, la Ferrari ha presentato al grande pubblico la sua ultima ammiraglia, la FF, acronimo di Ferrari Four. Sebbene non sia la prima volta che una Ferrari permette di salire a bordo a quattro persone, è la prima volta che la trazione integrale è disponibile su una Ferrari di serie.

Come i suoi predecessori, la 458 berlina è disponibile in versione aperta. Ma, in linea con la sua originalità, sostituisce la capote con un hard top retrattile, rendendo questa Spider una vera e propria coupé-cabriolet. Con il motore in posizione centrale posteriore, c’era poco spazio di manovra, quindi è stato scelto un sistema ispirato a quello della Superamerica. Comandato elettricamente, il tetto ruota sull’asse posteriore e si adagia sotto un cofano che include i due grandi bocchettoni che prolungano i poggiatesta. Il sistema è semplice, leggero e poco ingombrante. Ha un solo inconveniente: non permette più di ammirare le splendide teste dei cilindri rossi del V8 attraverso una bolla trasparente, come avviene sulla berlina. Quello che gli occhi perdono, però, lo riguadagnano le orecchie, perché oltre al piacere di sentire lo scarico esprimersi più liberamente, le nuove prese d’aria nel cofano per il raffreddamento offrono un suono di aspirazione più presente.

La California, ormai la vettura più vecchia della gamma Ferrari, cominciava a sembrare un po’ più vecchia. In termini di stile, la California 2012 si accontenta di alcuni sottili cambiamenti, con una griglia argentata come modifica esterna più importante. I cambiamenti più importanti sono invisibili a prima vista. Il V8 da 4,3 litri aspirato naturalmente ha una mappatura elettronica rivista e un sistema di scarico modificato, e guadagna 30 CV per raggiungere una potenza massima di 490 CV e 505 Nm di coppia. Per quanto riguarda il telaio, gli ingegneri hanno voluto risparmiare alcuni chili, 30 in tutto rispetto al modello precedente. Ciò consentirà di risparmiare due decimi di secondo nell’accelerazione da 0 a 100 km/h, che richiede solo 3,8 secondi. La Ferrari offrirà inoltre come optional il pacchetto “Handling Speciale”, che consente di ottenere prestazioni ancora migliori grazie alla regolazione delle sospensioni e degli ammortizzatori.

Se l’arrivo di una nuova Ferrari è sempre un evento, quello della F12 segna la storia della Scuderia: mai prima d’ora il marchio italiano aveva lanciato una vettura stradale così potente. A differenza della recente FF a trazione integrale, la nuova diva transalpina si accontenta della trazione posteriore. Questo non le impedisce di essere molto “facile” da guidare in città. Ma quando l’ambiente diventa più propizio e i dodici cilindri iniziano a dare “voce”, la bellezza inizia a rivelare il suo carattere e a conquistare il suo proprietario. Le velocità in curva continuano ad aumentare a ogni chilometro percorso, così come il volume della nota di scarico, la cui melodia arruffa i capelli dal minimo fino all’avvicinarsi del rompigetto, fissato a 8.700 giri/min.

La presentazione di una nuova Ferrari è sempre un evento sacro. Soprattutto quando si tratta della sostituta della Enzo, una supercar che discende direttamente dalla 288 GTO, dalla F40 e dalla F50! A Ginevra è stato svelato un mostro sacro, un’auto di cui si parlerà per decenni. L’esclusività è garantita, visto che ne verranno prodotti solo 499 esemplari… ma sono ben cento in più della McLaren P1, la sua unica rivale! Ciò che rimane è un nome ultra-arrogante: LaFerrari… né più né meno! La grande novità è la comparsa di un propulsore ibrido. Ma gli appassionati possono stare tranquilli: il motore V12 ad aspirazione naturale è ancora al suo posto. Con una cilindrata di 6,2 litri, eroga 800 CV! Un motore elettrico lo affianca e insieme erogano 963 CV e 900 Nm di coppia!

La Ferrari ha apportato pochissime modifiche al suo look, con i fari che hanno perso la loro forma a mandorla e si sono allungati verticalmente a forma di pera. La griglia è meno ovale e le prese d’aria sono più grandi. Il cofano è stato modificato con la comparsa di due branchie. Le branchie si approfondiscono anche lateralmente. Il grande cambiamento per questa California 2014 è il ritorno del motore turbo. È la prima volta dalla F40 del 1987 che gli italiani incorporano un motore di questo tipo. Il blocco è un V8 da 3,8 litri inaugurato dalle Maserati Quattroporte e Ghibli. Il turbocompressore aumenta la potenza a 560 CV a 7.500 giri/min, rispetto ai 490 CV a 4.750 giri/min del precedente V8 da 4,3 litri aspirato naturalmente.